Nutrirsi e mangiare : due facce della stessa medaglia?

Stefania , è molto interessante che tu parli di due ‘sinonimi’ ma che li separi nettamente, puoi spiegarci cosa intendi?

Certo, Nutrirsi significa dare al nostro corpo tutti gli elementi utili perché possa funzionare correttamente, in modo che gli ormoni, i neuropeptidi, i muscoli, il cuore, gli organi e tutto funzioni alla perfezione – questo significa scegliere i cibi che mettiamo sulla nostra tavola in base alla loro qualità , alla loro composizione e quindi sapere esattamente quali sono i nutrienti (macro e micro nutrienti ) che il nostro corpo elaborerà e diffonderà all’organo bersaglio o trasformerà in ciò che ci serve per vivere in salute.

Mangiare , è un atto fisico (portare il cibo alla bocca, masticarlo – e non è scontato, ingoiarlo) STOP – in questo atto fisico, al di là della intenzionalità del portar eil cibo alla bocca, tutto il resto in realtà è un automatismo che abbiamo appreso nel corso della nostra vita, quindi dipende dall’esperienza che abbiamo avuto fin da piccoli (vissuto in famiglia del pasto, il vissuto rispetto al cibo e rispetto ad alcuni cibi – basti pensare ad alcuni cibi che non vogliamo nemmeno sentire nominare) , la velocità con cui mangiamo dipende dal nostro stile di vita, dalle abitudini che abbiamo nel momento del pasto e la masticazione insieme all’inghiottimento , dipendono solo in parte dalla nostra consapevolezza.

Che cosa significa quindi, riportato nel contesto di una dieta?

Quando faccio una prima visita, molti mi chiedono come è possibile che una visita duri un’ora e mezza . In realtà se dura meno, vuol dire o che alcune cose sono state lasciate da indagare in un momento successivo, oppure qualcosa si è perso . La visita vera e propria, spesso può non essere necessaria, perché quando il problema non è il nutrimento del corpo, ma delle abitudini o delle emozioni o delle modalità di mangiare che non sono funzionali per la persona, il rischio è quello di prescrivere una dieta perfetta dal punto di vista nutrizionale , ma vedere la persona smarrita, e che nel giro di poche settimane o mesi abbandona il percorso , e spesso, reiterando questi comportamenti disfunzionali , riprende il peso perso.

Quindi come funziona una visita medica nel tuo studio Stefania?

Innanzitutto quando si sceglie di essere seguiti da me, non ci si aspetta solo una dieta (che prescrivo eh per carità) ma ci si deve aspettare di intraprendere un percorso di cambiamento, cambiamento delle abitudini alimentari e spesso del modo di mangiare e rapportarsi al momento del pasto /o al cibo.

LA visita non è solo una atto fisico in cui prendo misure e riporto dati (tra l’altro , al di là dei cm o del peso che viene dato dalla bilancia, tutti gli altri dati sono stime, e quindi non sono oro colato , ma come dico sempre vanno valutati nel contesto del percorso , e variano ovviamnte durante questo percorso – perciò una dieta che vi è stata precritta 15 anni fa , non può essere valida anche oggi, perché voi non siete la stessa persona . La mia visita è una analisi approfondita delle abitudini alimentari, del contesto e del setting in cui una persona mangia, del rapporto con il cibo, di come è il vissuto rispetto al cibo e della consapevolezza rispetto a tutto questo, e solo dopo avviene la visita medica  . Il percorso si compone di molti incontri, che vengono decisi insieme al paziente e che pososno avvenire sia in studio che per via telematica tramite videoconsulto. Il progetto , è quello di creare un nuovo modo di mangiare , più consapevole e equolibrato.